Un buon traduttore audiovisivo deve conoscere in maniera approfondita non solo le due lingue, ma anche le due culture tra cui sta operando una traduzione.
Il suo compito, infatti, è simile a quello del mediatore culturale.
Cos’è la traduzione audiovisiva?
La traduzione audiovisiva è la traduzione dei dialoghi di contenuti audiovisivi, cioè di prodotti come serie TV, cartoni animati, documentari e, nel caso del cinema, film. Le principali caratteristiche della traduzione audiovisiva sono elencate qui di seguito.
Connessione e Concisione
Anche dopo la traduzione i dialoghi devono rimanere profondamente connessi alle immagini e devono anche essere brevi e incisivi, poiché spesso devono essere accordati al tempo di pronuncia delle battute.
Come sanno perfettamente i professionisti che lavorano con Eurotrad, se un traduttore sta producendo sottotitoli per contenuti audiovisivi dovrà anche prestare attenzione alla lunghezza della traduzione rispetto alla velocità di lettura del lettore medio. L’obiettivo è far sì che la lettura dei sottotitoli risulti facile ed efficace.
Immediatezza e Popolarità
La traduzione audiovisiva dev’essere di facile fruizione per un pubblico ampio. Tradurre battute in maniera sciatta o poco interessante oppure utilizzare un linguaggio troppo arzigogolato potrebbe far crollare l’attenzione dello spettatore.
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Cosa fa il traduttore audiovisivo?
Il traduttore audiovisivo si preoccupa di tradurre i dialoghi dalla lingua originale in una lingua di arrivo rispettando tutte le caratteristiche del media per cui sta traducendo.
Ha inoltre il compito di rendere comprensibili i riferimenti culturali contenuti nell’opera originale, facendo in modo che anche un pubblico straniero possa comprenderli e apprezzarli.
Oltre a questo, un traduttore audiovisivo deve tener presente le tendenze globali rispetto alla relazione tra culture diverse. Per fare un esempio, negli anni Ottanta si tendeva a sostituire elementi troppo estranei alla cultura italiana con elementi omologhi ma più comprensibili: probabilmente una battuta sul baseball sarebbe stata sostituita da un riferimento al calcio.
Oggi si tende a rispettare il più possibile la lingua e la cultura originali del prodotto audiovisivo originario, preferendo mantenere inalterate parole ed espressioni caratteristiche di quella lingua anche nei dialoghi tradotti.
Quali studi intraprendere per diventare traduttore audiovisivo
Oggi le principali facoltà italiane hanno avviato corsi e master di alta formazione per diventare traduttore audiovisivo e sottotitolatore.
Per accedere a questi master è necessario possedere una laurea in lingue e padroneggiare perfettamente la propria lingua madre sia in forma scritta sia in forma orale.
L’associazione dei traduttori audiovisivi (AIDAC) raccoglie tutti i professionisti del settore, è attiva dal 1976 e promuove lo sviluppo e la tutela degli interessi della categoria, che dal 1979 è stata inserita nei lavoratori dello spettacolo.
Oggi il lavoro del traduttore audiovisivo è sempre più richiesto perché la traduzione dei prodotti audiovisivi sta conoscendo un’ampia diffusione e popolarità. Nella società attuale, infatti, la traduzione di film e serie televisive è di gran lunga più richiesta della traduzione di testi letterari.
Inoltre, i contenuti audiovisivi stanno attraversando una profonda trasformazione e si stanno adattando ai nuovi tempi e alle forme imposte dai social network. La produzione di sottotitoli per questo genere di contenuti diventa non solo consigliabile ma addirittura necessaria per aumentare la loro efficacia e la loro diffusione virale.
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