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Le lingue creole e le lingue pidgin sono lingue nate dalla mescolanza di altre lingue (generalmente due). Questo genere di fusione avviene nel momento in cui i popoli che parlano le due lingue di origine entrano in contatto per un periodo di tempo più o meno lungo instaurando relazioni commerciali, sociali e politiche. Purtroppo, in passato queste lingue di servizio erano considerate indegne dell’attenzione dei linguisti, dai quali venivano considerate “lingue di serie B” a causa del basso ceto sociale delle persone che ne facevano uso.

Fortunatamente, oggi gli studi linguistici e i progressi che sono stati fatti in questo campo accademico hanno permesso di rivalutare profondamente le lingue creole e pidgin delle quali, però, spesso si sa molto poco. Cosa sono le lingue creole e quali sono le principali differenze rispetto ai pidgin?

cosa sono le lingue creole

La (fondamentale) differenza tra pidgin e creolo

Come già accennato si definiscono lingue pidgin e lingue creole le lingue “bastarde” nate dalla fusione di due lingue che sono naturalmente entrate in contatto. Una delle caratteristiche principali di questo tipo di fusione è che nessuna lingua diventa predominante sull’altra, anche se spesso una appartiene a un popolo colonizzatore e l’altra appartiene alle comunità locali che sono state conquistate dai colonizzatori.

Una lingua pidgin è quindi a tutti gli effetti una lingua di servizio, essenziale al funzionamento di una comunità mista. Vi sono dei casi però in cui, anche se due comunità linguistiche differenti vengono a contatto, non si sviluppa un pidgin: questo accade quando i parlanti delle due lingue in questione conoscono, e quindi possono adoperare, una lingua franca.

Il motivo per cui ormai in Europa non si sviluppano pidgin tra il tedesco e l’italiano, tra il bulgaro e il francese, è che nella maggior parte dei casi i parlanti di questi paesi che hanno stretta necessità di tessere relazioni internazionali conoscono l’inglese, utilizzato come lingua franca in gran parte del mondo occidentale. Bisogna specificare che i pidgin non possono essere considerate vere e proprie lingue, dal momento che esse non danno luogo a una codificazione grammaticale o a una tradizione letteraria.

Come si può facilmente intuire, una lingua pidgin si può soltanto apprendere in età adulta, nel momento in cui si entra in contatto con persone che ne fanno uso. Quando una lingua pidgin si stabilizza così tanto da acquisire forme grammaticali e sintattiche fisse, e diventa la lingua nativa di una comunità, allora la lingua pidgin si è trasformata in creolo attraverso un processo di creolizzazione. Ovviamente, nel momento in cui una lingua diventa creolo, sviluppa anche strutture sintattiche più complesse che permettono la nascita di una produzione e di una tradizione letteraria, completando il processo di trasformazione del pidgin in una lingua vera e propria.

Conviene studiare le lingue creole?

Oggi, fortunatamente, le lingue creole hanno conosciuto una nuova fioritura e hanno acquisito una nuova dignità anche a livello accademico: è passato il tempo in cui li darwinismo applicato agli studi linguistici le “declassava” a lingue indegne di essere studiate.

Inoltre, i parlanti delle lingue creole hanno cominciato a utilizzarle sempre più diffusamente, con grande orgoglio, contribuendo in maniera significativa alla loro diffusione e al loro utilizzo in campi di interesse sempre più numerosi. Per questo motivo, dedicarsi allo studio delle lingue creole oggi può rivelarsi una scelta vincente per un traduttore professionista che voglia specializzarsi in un campo linguistico in fase di espansione.