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Quante parole difficili esistono al mondo? E quale lingua contiene più parole impronunciabili in assoluto? In realtà non si può dare una risposta oggettiva a queste domande, dal momento che, come sanno perfettamente i linguisti, la difficoltà di una lingua (come qualsiasi aspetto della cultura umana) è una questione prospettica.

Questo significa che non esistono parole impronunciabili, ma solo parole a cui non siamo abituati. Per questo motivo, ad esempio, un cinese potrebbe trovare estremamente complesso pronunciare una parola araba, così come un italiano potrebbe trovare davvero difficile emettere i suoni aspirati che caratterizzano gran parte delle parole ebraiche.

Nonostante questa dovuta precisazione, esistono in moltissime lingue parole che costringono la lingua a veri e propri contorsionismi: eccone alcune, chi riesce a pronunciarle?

La parola più lunga del mondo

Sicuramente quelle lunghe sono anche le parole più difficili da pronunciare, dal momento che richiedono una grande concentrazione e una certa abilità ad articolare i suoni. Tra le parole più lunghe della lingua italiana è famosa “precipitevolissimevolmente”. Indica un’azione compiuta in maniera estremamente precipitosa e il suono che produce, quasi a livello onomatopeico, dà l’impressione di qualcuno che ruzzola per le scale.

Il nostro povero e bistrattato avverbio, però, non regge assolutamente il confronto con la parola più lunga del mondo, che appartiene al linguaggio scientifico e viene utilizzata per indicare una proteina. Qual è questa parola? Non lo scriveremo qui, perché non abbiamo abbastanza spazio per scrivere 189.819 lettere e voi non avete abbastanza tempo per leggerle: per farlo si impiegherebbero ben tre ore e mezzo. A che serve una parola che non può essere usata, scritta o letta? Bella domanda: chiediamolo agli scienziati!

Parole impossibili da pronunciare

Tra le parole impossibili da pronunciare almeno per i non islandesi, c’è il nome del famoso ghiacciaio islandese Eyjafjallajökull (che molti siano convinti sia un vulcano, ma non è così). In lingua islandese questo nome improbabile significa “Ghiacciaio dei Monti”. Il motivo per cui si è generata la confusione tra il ghiacciaio e il vulcano è che, in effetti, il ghiacciaio ricopre il vulcano Eyjafjöll il quale, nel bel mezzo della notte del 10 Marzo 2010, decise di eruttare aprendo un cratere proprio nel ghiacciaio.

Dalla parte opposta del mondo, cioè in Nuova Zelanda, qualcuno ha stabilito che fosse una buona idea utilizzare 85 lettere per dare un nome alla collina di Taumatawhakatangihangakoauauotamateaturipukakapikimaungahoronukupokaiwhenuakitanatahu. Non provateci, è inutile. Sappiate solo che significa “collina su cui Tamatea, il capo di grande statura fisica e fama, ha suonato sul suo flauto un lamento in memoria di suo fratello”.

Tra le parole complicate, quella che conoscono tutti

Esiste una parola creata apposta per essere complicata e che deve proprio alla sua lunghezza e alla sua difficoltà la propria fama.

Supercalifragilistichespiralidoso è una parola inventata per il film Mary Poppins, realizzato dalla Walt Disney nel 1964. In realtà quella che conosciamo in Italia non è altro che un adattamento della parola inglese, che in lingua originale suona “supercalifragilisticexpialidocious”. Per quanto possa sembrare una delle parole difficili più prive di senso al mondo, in realtà deriva dalla combinazione di varie parole, a loro volta derivanti da diverse lingue, tra cui il Greco e il Latino.

Super (sopra), kali (bellezza), fragilistic (delicato), expiali (espiare) docious (che può essere istruito) sono le “parole di base” che compongono lo scioglilingua di Mary Poppins e, con un po’ di fantasia la parola nel suo insieme potrebbe significare “fare ammenda per la possibilità di insegnare attraverso la delicata bellezza”.

Parole più lunghe e difficili al mondo

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