Tradurre romanzi è forse il sogno che coltivano, da giovani, coloro che vogliono diventare traduttori professionisti. La traduzione editoriale è infatti quella che regala più soddisfazioni a un traduttore, che si trasforma quasi in un autore vero e proprio. Si definisce traduzione editoriale, infatti, una traduzione attraverso cui si realizza un’opera d’ingegno autonoma, che cioè ha dignità di originale anche se “deriva” da un’altra opera.
I traduttori editoriali, specializzati in romanzi, si dedicano a un profondissimo lavoro di ricerca prima di cominciare a tradurre un libro: linguisti e un po’ archeologi, storici e un po’ attori, combattono “corpo a corpo” con un testo fino a farlo proprio. Ecco chi sono i grandi traduttori italiani e stranieri che hanno permesso a opere di grande valore letterario di viaggiare da un paese all’altro.
I più famosi traduttori italiani
Ilide Carmignani è una delle più esperte traduttrici italiane. In attività da oltre trent’anni, lavora tra italiano e spagnolo. Ha permesso ai lettori italiani di conoscere opere di Luìs Sepulveda, Pablo Neruda, Gabriel Garcia Màrquez e molti altri. La Carmignani ha dichiarato di leggere sempre il romanzo a voce alta per abituarsi al ritmo del testo e tentare di renderlo efficacemente in italiano. Inoltre, in una prima fase di traduzione, il testo che produce è pieno di parole ancora in spagnolo: il passaggio da una lingua all’altra è “diluito” in molti momenti successivi, in maniera che la traduttrice possa assorbire tutta la suggestione delle parole spagnole prima di renderle nella nostra lingua.
Vincenzo Mantovani è un traduttore dall’inglese che si è cimentato con veri e propri mostri sacri della letteratura, come Hemingway e Mark Twain. La sua strategia di traduzione va completamente contro corrente rispetto a quella di molti colleghi: Mantovani non legge il romanzo prima di tradurlo, dedicandosi immediatamente alla ricerca e alla traduzione: in questo modo “si gode” la sorpresa della trama e riesce a trasmettere la propria passione per l’intreccio anche nella traduzione.
Chi invece legge assolutamente tutto il libro prima di cimentarsi con la traduzione è Delfina Vezzoli che ha tradotto, tra gli altri, Don DeLillo e ha vinto il premio Zanichelli: la traduttrice vuole assicurarsi (parole sue) “di non ritrovarsi qualsiasi cretinata sulla scrivania”. Ha confessato inoltre di avere un gusto particolare per i libri complessi, che pongono il traduttore davanti a un’enorme quantità di scelte.
Giovanni Arduino è il traduttore italiano di Stephen King. Lui e il “suo” scrittore condividono molte passioni, tra cui quella per i Ramones, per Bruce Springsteen e gli AC/DC. Per Arduino la comprensione profonda del background culturale di un autore è indispensabile per il traduttore.
Il traduttore che non ti aspetti: Haruki Murakami
Famoso per essere uno dei più famosi scrittori giapponesi al mondo, Murakami ha svolto per diverso tempo l’attività di traduttore di romanzi dall’inglese. Si è cimentato con John Irving, Truman Capote, Paul Theroux, J.D. Salinger.
Il caso editoriale più eclatante in merito al Murakami traduttore riguarda la sua versione de Il Giovane Holden. Quando uscì la traduzione in giapponese firmata da Murakami, il libro si posizionò per settimane in cima alle classifiche di vendita, nonostante il fatto che il romanzo di Salinger sia stato scritto settant’anni fa e fosse talmente famoso da essere più che conosciuto. Nel 2002 Murakami fu in grado di “resuscitare” l’opera di Salinger.