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La richiesta di cittadinanza italiana viene eseguita ogni anno da moltissimi cittadini stranieri che hanno bisogno di tradurre e legalizzare i documenti necessari a iniziare la procedura.

Quali sono questi documenti e come si esegue correttamente una traduzione valida a fini legali?

Documenti per la cittadinanza: quali sono?

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Per richiedere correttamente la cittadinanza italiana è necessario presentare tre documenti personali: un documento di riconoscimento valido, un atto di nascita e il certificato penale emessi dalle autorità competenti nel Paese di origine. Naturalmente tutti i documenti appena elencati vanno consegnati al Ministero dell’Interno Italiano in forma tradotta.

Oltre ai documenti personali, il richiedente cittadinanza italiana deve presentare una certificazione che attesti la sua conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello B1 del QCER, la ricevuta di pagamento del contributo di 250 Euro prevista dalla legge e infine gli estremi della marca da bollo telematica.

Tutti i documenti andranno allegati alla richiesta di cittadinanza da compilare sul sito del Ministero dell’Interno italiano e quindi inviati alla Prefettura (se il richiedente risiede in Italia) oppure al Consolato di riferimento (se il richiedente risiede all’estero) per la revisione e l’accettazione della richiesta.

Traduzione e legalizzazione dei documenti per la cittadinanza

La semplice traduzione di un documento straniero però non ha validità legale in Italia a meno che il suo traduttore non si segua una determinata procedura. Innanzitutto, il traduttore dovrà eseguire la traduzione, quindi dovrà allegare ad essa il documento in lingua originale e una dichiarazione di responsabilità in cui si assume appunto la responsabilità legale della conformità della sua traduzione al senso del documento originale.

Il traduttore dovrà poi recarsi in tribunale e giurare di fronte a un pubblico ufficiale, il quale provvederà ad apporre un timbro e a legalizzare la traduzione, nonché a registrarla presso l’ufficio asseverazioni. Oltre a questo, sarà necessario apporre una marca da bollo da 16 Euro ogni quattro pagine di documento.

La legalizzazione della traduzione di un documento può essere eseguita in qualsiasi Tribunale e sarà valida sull’intero suolo italiano, a prescindere dall’ubicazione del tribunale che ha curato il procedimento. Tenendo questo dettaglio in considerazione, è sempre consigliabile rivolgersi a piccoli tribunali non troppo congestionati per terminare la procedura in tempi brevi: il tribunale di una grande città potrebbe richiedere tempi molto lunghi per riuscire a smaltire tutte le pratiche simili che è chiamato a gestire ogni giorno.

Traduzione di documenti con Apostille

L’Apostille (Apostilla in italiano) è un particolare timbro che serve a validare un documento legale in alcuni Paesi, quelli che hanno sottoscritto la Convenzione dell’Aja nel 1961.

Se la persona che presenta i documenti per la cittadinanza italiana viene da uno dei Paesi che utilizzano l’Apostille, deve ottenere l’Apostille anche sulla traduzione del documento, rivolgendosi alla Procura o alla Prefettura.

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