Quali sono le lingue più studiate al mondo?
La classifica delle lingue più studiate al mondo non coincide necessariamente con quella delle più parlate sul nostro pianeta. Negli ultimi anni ha fatto scalpore la notizia che l’Italiano fosse la quarta lingua più studiata dagli stranieri a dispetto della sua profonda complessità: ma oggi come stanno le cose? E quali sono i motivi per cui si sceglie di studiare o di non studiare una certa lingua?
La classifica delle lingue più studiate del mondo
I motivi per cui una lingua viene studiata da un gran numero di individui in tutto il mondo possono essere di varia natura, ma derivano principalmente dalla rilevanza culturale o economica della lingua in questione. Anche la facilità di apprendimento di una lingua costituisce un fattore rilevante quando si deve decidere se applicarsi per anni nel suo studio oppure no. La diffusione di una lingua è naturalmente un fattore importantissimo: maggiore è il numero di parlanti di una certa lingua, maggiore sarà l’utilità dell’idioma in questione perché concederà al nuovo parlante di relazionarsi in maniera proficua con un gran numero di individui.
Fatte queste considerazioni generali, non stupisce sapere che nella classifica delle lingue più studiate al mondo nel 2019 l’inglese è ancora al primo posto. Gli altri posti sono occupati da:
- Spagnolo
- Cinese
- Italiano
- Francese
L’italiano è la quarta lingua più studiata al mondo
L’anno accademico 2014/2015 fu un momento storico per la lingua italiana, che raggiunse il quarto posto nella classifica delle lingue più studiate al mondo, superando il francese. In quell’anno il numero di studenti che scelsero di imparare la lingua di Dante (e di Massimo Bottura) passò da 1,7 milioni di studenti a più di 2 milioni. Nel giro di altri due anni l’italiano sfondò il tetto dei 2 milioni di studenti raggiungendo la significativa cifra di 2.145.093 studenti distribuiti in ben 115 paesi del mondo.
Rispetto alle altre lingue che compaiono ai primi posti della classifica, l’italiano presenta molte differenze dal punto di vista storico: parlato da circa 60 milioni di persone italiane e straniere residenti in Italia, praticamente non è mai stato “esportato” al di fuori dei nostri confini nazionali attraverso un’ampia e duratura opera di colonizzazione com’è stato invece per lo spagnolo e il francese.
La nostra lingua si è guadagnata però un primato dolceamaro: è la lingua parlata in più paesi del mondo (ben 26). Il motivo? La massiccia e secolare emigrazione dei suoi abitanti verso paesi del mondo dall’economia più florida.
Perché allora, la nostra lingua così complessa, di difficile approccio didattico, parlata da un numero relativamente esiguo di persone e così poco adatta all’utilizzo in ambito commerciale è studiata in maniera tanto diffusa? Il motivo è la sua enorme rilevanza culturale: l’italiano viene studiato dai musicisti di professione e dai cantanti d’opera di tutto il mondo, in virtù dell’enorme patrimonio musicale nato dalla penna dai nostri musicisti; l’italiano è considerato anche la lingua dell’arte, dal momento che un’impressionante percentuale del patrimonio artistico del mondo è concentrato nel Bel Paese; l’italiano è una delle lingue della cucina internazionale, quindi sono moltissimi gli chef e i semplici appassionati di cucina che conoscono i rudimenti dell’italiano e decidono di approfondire la sua conoscenza per leggere e comprendere le ricette scritte in lingua originale.
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